Tassazione

Tassazione: come dichiarare gli interessi percepiti grazie alla piattaforma Prepay

L'attuale normativa fiscale

In base alla previsione normativa contenuta negli art. 43 e 44 della Legge n.205 del 27 dicembre 2017 (Legge di Bilancio 2018) le piattaforme di peer-to-peer lending che rivestono la qualifica di intermediario finanziario (iscritto all’albo ai sensi dell’articolo 106 del TUB) o quella di istituto di pagamento (ai sensi dell’articolo 114 del TUB – Testo unico bancario), autorizzato dalla Banca d’Italia, fungono da sostituto d’imposta operando una ritenuta alla fonte a titolo d’imposta definitiva con l’aliquota del 26% sui proventi derivanti da prestiti erogati a soggetti finanziari non professionali (persone fisiche) per il tramite delle stesse piattaforme. In questo caso l’investitore (cliente del portale) non ha alcun obbligo verso il fisco, né dichiarativo né sostanziale.

Il parere dell’agenzia dell’entrate

L’Agenzia delle Entrate si è espressa con Risposta n. 168/E del 2020 in merito al caso specifico di quelle società gestori di piattaforme online di peer-to-peer lending che operano in qualità agente di un istituto di pagamento, ma che non rivestono la qualifica di intermediario finanziario iscritto all’albo ai sensi dell’articolo 106 del TUB e neanche quella di istituto di pagamento ai sensi dell’articolo 114 del TUB, autorizzato dalla Banca d’Italia.
Non rientrando tale tipologia di piattaforma nell’ambito di applicazione nella nuova lett. d-bis) art. 44 TUIR, l’amministrazione finanziaria ha risposto che esse non sono autorizzate ad operare come sostituti d’imposta né applicare la ritenuta a titolo d’imposta pari al 26% sugli interessi erogati attraverso la piattaforma stesse in relazione ai finanziamenti di P2P Lending.

Come si comporta Prepay?

Prepay è una piattaforma di lending crowdfunding, la cui gestione di fonti avviene attraverso MANGOPAY.

Pertanto, i proventi derivanti da attività di Lending Crowdfunding, percepiti per il tramite di Prepay, sono considerati “redditi da capitale” ed andranno a concorrere alla definizione del reddito del contribuente, tassato secondo gli scaglioni IRPEF per le persone fisiche o IRES per le aziende.

Di seguito riportiamo quanto è stato implementato sulla piattaforma Prepay in merito all’applicazione delle ritenute:

1
Il soggetto che riceve le somme in prestito (Società Proponente), ossia l’impresa destinataria finale dei fondi raccolti, che si obbliga contrattualmente a restituire gli stessi e a remunerare il prestatore di denaro, fungerà da sostituto d’imposta operando una ritenuta del 26% a titolo d’acconto nei confronti delle persone fisiche ed enti non commerciali residenti in Italia.
2
I proventi percepiti dai prestiti effettuati da persone fisiche sono incasellabili tra i redditi di capitale e soggetti alla ritenuta del 26%, l’utente che li ha ricevuti dovrà verificare la necessità di un conguaglio fiscale in sede di dichiarazione dei redditi in base al proprio scaglione.
3
Se l’avente diritto all’interesse è, a sua volta, un’impresa residente in Italia non si applicherà alcuna tassazione alla fonte. (I proventi di questi soggetti concorrono, in qualità di componenti positive, a formare il reddito commerciale assoggettato ad Irpef o ad Ires nei modi ordinari).
4
Ai proventi percepiti dai prestiti effettuati da persone fisiche residenti all’estero verrà applicata dalla Società Proponente in qualità di sostituto d’imposta la percentuale di ritenuta definitiva nella “Convenzione contro le doppie imposizioni“ stipulata tra lo Stato italiano e lo stato estero di residenza del soggetto percipiente.

Ma come si dichiarano gli interessi percepiti?

Vanno dichiarati gli interessi percepiti nel corso dell’anno fiscale precedente in seguito ai finanziamenti eseguiti su Prepay, secondo il principio di cassa ed in base alla tipologia di contribuente:

Nel caso di Persone fisiche - MODELLO REDDITI PERSONE FISICHE (PF)

La somma totale degli interessi percepiti, da uno o più investimenti, va riportata nel quadro RL2 sezione IA Rigo RL2 indicando come tipo reddito il codice 1 “interessi e altri proventi derivanti da capitali dati a mutuo e da altri contratti”. Indicare poi nella colonna reddito l’importo totale degli interessi incassati e nel rigo ritenute l’importo delle ritenute complessivamente subite.

Nel caso di Persone fisiche - MODELLO 730

La somma totale degli interessi percepiti, da uno o più investimenti, va riportata nel rigo D2 indicando:

- Nella colonna 1 (tipo reddito) il codice 1 “interessi e altri proventi derivanti da capitali dati a mutuo e da altri contratti”.
- Nella colonna 2 (redditi) l’importo complessivo degli interessi relativo alla tipologia indicata in colonna 1.
- Nella colonna 4 (ritenute) l’importo complessivo delle ritenute d’acconto subite.

Nel caso di Società di Capitali (Persone Giuridiche)

Trattandosi di redditi da capitale vanno a concorrere con le altre tipologie di redditi quindi assoggettate ad IRES.