Nuovo regolamento europeo sul crowdfunding

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Ci siamo. Arriva nel mondo del crowdfunding un nuovo regolamento a livello europeo.

Se sei già entrato in contatto con questo mondo, sicuramente avrai notato come la quantità di investitori annuale stia aumentando a dismisura, e di pari passo segue l’aumento degli investimenti relativi a tutte le forme di crowdfunding (+ 59% di capitale raccolto nel 2019, rispetto all’anno precedente in Italia). 

Nello scenario europeo, è la Gran Bretagna a dominare, con una raccolta annuale pari al 68% del totale raccolto in Europa. L’Italia invece si attesta al quarto posto, con una percentuale del 7,1%. 

Data l’evidente crescita del settore, il bisogno di regolamentare questo mercato è diventato obbligatorio, con studi per creare il nuovo regolamento partiti nel 2018. 

Arriviamo quindi al 5 Ottobre 2020, giorno in cui il Parlamento Europeo ha approvato il nuovo regolamento europeo sull’equity e il lending crowdfundingPer diventare effettivo, il regolamento dovrà attendere ulteriori 12 mesi, per permettere a tutte le piattaforme esistenti e future, di adeguarsi ai nuovi standard. 

L’obiettivo è chiaro: creare un mercato unico, con tempi di operatività semplici, più veloci e ancora più trasparente nei confronti degli utenti. 

I cambiamenti del nuovo regolamento per il crowdfunding

Fino ad ora, il crowdfunding era rimasto limitato ai confini nazionali dei vari stati (tranne che in alcuni casi). Il cambiamento più grande portato dal nuovo regolamento è proprio quello che “elimina” il confine di operatività delle piattaforme, permettendone una ricerca di progetti anche al di fuori del territorio nazionale.  

In questo senso, si avrà ovviamente un aumento delle opportunità, direttamente proporzionale ad un aumento della concorrenza. 

Un altro importante cambiamento è stato fatto in materia di tutela degli investitori. Sarà infatti necessario fornire all’utente un documento con tutte le specifiche del progetto, unito ad una presentazione dei rischi finanziari, rischi di insolvenza e criteri di selezione adottati. In Prepay, in realtà, tali documentazioni sono state inserite a priori, sin dalla partenza, per tutelare al meglio i propri investitori. 

Utente utilizza un pc

Tuttavia con questo provvedimento, che renderà obbligatorio inserire le documentazioni sopra citate, accrescerà la credibilità e la trasparenza dell’intero settore nei confronti degli utenti. 

Il nuovo regolamento porta con sé un’ulteriore modifica riguardo al limite di raccolta delle piattaforme. La soglia massima di raccolta per singolo progetto è stata alzata a 5 milioni di Euro, rispetto alla precedente che era di 1 milione di Euro. 

Iniziare con il lending crowdfunding  

Alla luce di questo nuovo regolamento, è chiaro che in Europa si voglia raggiungere una stabilità di questo mercato, che non dimentichiamo, ha avuto un grande impatto sull’economia del vecchio continente. 

Rendere più agevole la comunicazione tra piattaforme e utenti di diverse nazionalità, è solo uno dei segnali lanciati a livello europeo. Il mercato è florido, e di certo la crisi pandemica non ne rallenterà (e non ne ha rallentato) lo sviluppo. 

Ed è proprio in termini di sviluppo che il lending crowdfunding si posiziona ai primi posti in classifica.  Dal 2015 ad oggi infatti, più di 400 milioni di Euro sono stati erogati a diversi settori italiani. Il settore immobiliare è stato quello con le maggiori percentuali di raccolta trimestre dopo trimestre, seguito da un altro settore in forte crescita che è quello energetico, oltre a PMI ed imprese.

Persona che impila denaro su terreno.

Iniziare con il lending crowdfunding oggi, è diventato alla portata di ogni tipologia di investitore.  

In Prepay ad esempio, potrai avere la possibilità di investire in 3 diversi settori: immobiliare, imprese e green economy. 

Se sei un investitore, già ampiamente navigato nel settore, il lending crowdfunding ti offre uno strumento di differenziazione tra i più potenti sul mercato, con la possibilità di massimizzare i tuoi rendimenti attraverso le nuove tecnologie fintech. 

Se invece sei un investitore alle prime armi, oppure non hai mai investito i tuoi risparmi, il lending crowdfunding è un ottimo punto di inizio. 

Infatti, potrai differenziare i tuoi investimenti in più progetti, riducendo così il rischio, grazie anche ad una bassa soglia di ingresso per ogni investimento (nel caso di Prepay, potrai iniziare ad investire a partire da soli 250€). 

Conclusioni 

Siamo solo agli inizi di un mercato fintech, la tecnologia applicata alla finanza, che esploderà ancor di più nei prossimi anni!  

Iniziare oggi ad investire in crowdfunding vuol dire investire in un settore che sta rivoluzionando il mercato facendo ottenere ottimi rendimenti sul proprio capitale, dando allo stesso tempo una mano alle imprese. 
La nuova regolamentazione è un ulteriore e importante riconoscimento nei confronti del crowdfunding che permetterà di ottenere anche maggior sicurezza negli investimenti in questo settore. 

Per maggiori approfondimenti su quello che contiene il nuovo regolamento europeo, qui potrai leggerlo per intero. 

Dopo aver letto l’articolo pensi che il crowdfunding immobiliare possa essere la giusta scelta per i tuoi investimenti? Bene, allora unisciti alle centinaia di investitori che credono in noi e nelle nostre idee! Unisciti a PrePay!

2 risposte

  1. Buona serata, per quanto riguarda la tassazione degli interessi come funziona?
    Presumo che non facciate da sostituito si imposta, ma sarebbe utile sapere se avete intenzione di diventarlo.

    Saluti
    M.L.

    1. Ciao Marco, grazie mille per l’interesse al progetto PrePay investimenti.
      L’Agenzia delle Entrate è stata molto chiara negli interpelli fatti riguardo alla tassazione degli interessi e Prepay, come la stragrande maggioranza delle piattaforme di Lending Crowdfunding in Italia, non può operare come sostituto di imposta a titolo definitivo.
      Come abbiamo deciso di muoverci?
      Prepay, semplicemente, lascerà all’investitore il 100% dei proventi e non effettuerà alcuna trattenuta sugli interessi maturati: non faremo trattenute a titolo di acconto!
      Entro il 31 marzo di ogni anno tramite la piattaforma renderemo disponibile e scaricabile ad ogni utente, dalla propria dashboard utente, un documento riepilogativo in merito ai proventi rimborsati nell’anno solare. L’utente potrà utilizzare i dati contenuti in questo documento per la compilazione della dichiarazione dei redditi.
      In ogni caso, entro la fine dell’anno, sarà presente sulla nostra piattaforma un servizio studiato e creato ad hoc per semplificare ed assistere i nostri investitori in questo ambito.

      PS: Certamente è nostro interesse riuscire a fare da sostituto di imposta a titolo definitivo poiché questo ci renderebbe ancora più attrattivi nei confronti dei nostri investitori. Purtroppo per riuscirci siamo costretti ad attendere dei cambiamenti normativi. Quello che possiamo assicurarti e che saremo sempre in prima linea per essere fautori di questi cambiamenti!

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